Songs for better days #4: marzo pazzerello.

Alice S.
3 min readApr 1, 2018

Dai, non è stato poi così male marzo, no?

Dove vorrei essere adesso (e invece a Milano piove).

Mi ero giurata che su questo blog avrei scritto più spesso, ma come sempre il tempo scarseggia, e se il tempo è sempre meno, la stanchezza (quella maledetta!) è sempre più forte.

Cosa avete fatto voi a marzo?

Io un po’ di cose. Ho ricominciato a lavorare, sono andata in televisione (sì, scriverò un post su questa cosa), ho seguito due corsi serali, ho bevuto molti bicchieri di vino, imparato a disegnare un cartamodello per pantaloni (anche su questo scriverò un post — ma quanta roba da scrivere ho in arretrato?) e iniziato un libro nuovo che mi piace molto (per quello c‘è Anobii, se volete — in ogni caso il libro è “Stoner”, di John Williams).

Diciamo che se il mio 2018 era partito in caduta libera, ora siamo decisamente sulla via della risalita.

Una delle cose che continuo a fare, in mezzo a tutti i casini, gli impegni, le scadenze e le telefonate, è ascoltare musica.

Qui c’è la playlist con i miei pezzi preferiti di marzo.
Questa cosa che pubblico ad aprile una playlist che si chiama “Marzo” sembra non avere senso e giuro che ogni tanto tira scema anche me. In momenti di particolare stanchezza penso “oddio ma sono rimasta indietro di un mese?”. No, è che non potrei scegliere i brani migliori per quel mese ancora prima che il mese sia passato. Giusto?

In questa playlist trovate delle canzoni che ho amato molto.

C’è Albert Hammond Jr, che è tornato con un disco nuovo, “Francis Trouble”. Ho scelto “Muted beatings”, presa dall’entusiasmo, prima ancora che uscisse l’album, ma ammetto che dopo un po’ di ascolti la mia preferita è “Set to attack”, che mi ricorda molto alcune cose particolarmente belle degli Strokes. Se avete nostalgia degli Strokes ascoltate il disco di Albert, vi piacerà, ci sono molte chitarre e tante melodie interessanti.

C’è “No destination” dei The Garden, altra band con cui sono in fissa da un po’ (li ascoltavo parecchio quando preparavo l’esame di psicologia, quindi primavera 2014). Se non li conoscete: sono due gemelli (di cognome fanno Shears, uno è biondo ossigenato e l’altro è moro, ma cambiano spesso colore di capelli e io non li distinguo), sono così cool che fanno anche i modelli (per esempio per Yves Saint Laurent, un brand di nicchia, pare), hanno anche altri progetti musicali paralleli (Enjoy e Puzzle), se dovessi dire che genere fanno direi che sono stati un po’ influenzati dal post-punk.

Ci sono anche le First Aid Kit, con “Fireworks” - forse la canzone che in assoluto ho ascoltato di più questo mese — i Foxygen, David Byrne, gli XTC, i The Pastels, Courtney Barnett e Wavves, e cose nuove come Superorganism, Palm, Launder (con lo zampino di Soko!), Montero e Clean Spill.

Premete play, fatelo per la primavera!

--

--

Alice S.

Faccio tante cose, ma poche bene. Per lavoro gestisco progetti, per hobby mando all’aria i piani.